15 gennaio 2024 | Diritto di Famiglia | Andrea Accamo
Mediazione Familiare rappresenta un processo collaborativo di risoluzione dei conflitti, offrendo alle coppie in fase di separazione o divorzio l'assistenza di un mediatore imparziale.
Questo professionista agevola la comunicazione tra le parti, aiutandole a trovare una risoluzione accettabile relativamente ai problemi di riorganizzazione post-separazione.
Il fulcro della mediazione è la coppia stessa, protagonista nella definizione dell'obiettivo primario: la riorganizzazione della famiglia dopo la fine della relazione.
Questo articolo analizza il concetto di "Mediazione Familiare" come un metodo collaborativo per risolvere i conflitti che coinvolgono coppie in situazioni di separazione o divorzio.
In particolare, viene evidenziato il ruolo cruciale del mediatore, figura terza imparziale, nel facilitare la comunicazione e nel guidare le parti verso una soluzione accettabile.
Vengono messi in luce i contrasti tra la negoziazione e la mediazione, con quest'ultima che mira a preservare il rapporto futuro tra le parti coinvolte.
Il mediatore familiare è presentato come un professionista con competenze interdisciplinari, coinvolgendo aspetti legali, finanziari e emotivi.
L'articolo esplora anche le fasi della mediazione familiare, dalla sessione introduttiva alla stipula dell'accordo, sottolineando l'importanza della co-genitorialità e della responsabilità genitoriale.
Infine, vengono fornite informazioni su dove trovare supporto e consulenza in materia di mediazione familiare.
Differenze tra negoziazione e mediazione
Una distinzione chiave è tra l'obiettivo della negoziazione e quello della mediazione.
Mentre la negoziazione spesso si concentra su chi può ottenere il miglior accordo personale, la mediazione è orientata a garantire che le parti in disputa raggiungano un accordo che protegga il loro rapporto futuro.
Questo diventa cruciale in situazioni di separazione, specialmente quando la coppia deve continuare a interagire come genitori.
La trasformazione della relazione diventa quindi centrale, passando da una dinamica "vinci-perdi" a una prospettiva di costruzione di un futuro condiviso.
Definire il mediatore familiare può risultare complesso, poiché non è un avvocato, uno psicologo o un giudice.
Il mediatore deve possedere una serie di competenze, compresa la padronanza intellettuale del processo di mediazione, competenza legale e finanziaria, abilità di calcolo e conoscenza approfondita delle dinamiche familiari.
Tuttavia, ciò che davvero contraddistingue un mediatore è la sua empatia, la capacità di ascolto attivo e l'adattabilità a situazioni uniche.
Ruolo del mediatore familiare
Il mediatore non è semplicemente un negoziatore che chiude accordi. La valutazione di un mediatore va oltre il risultato finale.
È valutato per la sua empatia, la capacità di integrare l'emotività con la formazione, l'adattabilità allo stile di ogni coppia e la capacità di rimanere equidistante.
Oltre alla competenza tecnica, il mediatore deve affrontare il bisogno delle parti in causa, guidandole attraverso la complessità del conflitto.
È importante comprendere ciò che il mediatore familiare non fa.
Non prende posizione per nessuno, mantiene il segreto professionale, non giudica né si occupa del passato.
Il mediatore non impone soluzioni pre-confezionate, bensì aiuta le parti a trovare accordi personalizzati. Non cerca di riconciliare o separare la coppia ma li guida a capire le proprie esigenze e a costruire una nuova realtà.
La mediazione familiare è un intervento professionale che mira a riorganizzare le relazioni familiari durante o dopo una separazione o divorzio.
Questa pratica è uno dei quattro tipi principali di Alternative Dispute Resolution (ADR), fornendo un modo per risolvere le dispute senza ricorrere al tribunale.
I tribunali, come il Tribunale di Milano, offrono spazi informativi dove le persone possono ottenere orientamento e informazioni sulla mediazione familiare.
Questi spazi forniscono consulenza da mediatori volontari e indicano i centri pubblici e privati di mediazione disponibili.
La mediazione familiare è aperta a chiunque stia affrontando una separazione o un divorzio, cercando di mitigare gli effetti negativi sulle dinamiche familiari.
L'Organismo di Conciliazione Forense di Milano gestisce le controversie familiari attraverso la mediazione familiare.
Le coppie in crisi possono attivare il processo di mediazione con l'assistenza di un avvocato.
Le spese per il servizio sono suddivise tra le parti coinvolte, promuovendo una soluzione equa ed economica.
Fasi della mediazione familiare
La mediazione familiare, come processo di risoluzione collaborativa dei conflitti derivanti da separazioni e divorzi, si sviluppa attraverso una serie organizzata di fasi mirate alla costruzione di accordi soddisfacenti per entrambe le parti coinvolte.
Avviando con un'introduzione chiara, il mediatore stabilisce le basi del processo e coltiva un'atmosfera di fiducia.
La fase successiva, di raccolta delle informazioni, consente alle parti di esprimere le proprie preoccupazioni, desideri e prospettive, fornendo al mediatore una comprensione approfondita della dinamica coinvolta.
L'identificazione dei temi cruciali conduce alla negoziazione e allo sviluppo di opzioni, dove le parti, guidate dal mediatore, cercano un terreno comune per raggiungere un accordo mutuamente accettabile.
Infine, la formalizzazione dell'accordo in un documento scritto e la successiva presentazione per la revisione legale e l'approvazione da parte delle autorità competenti completano il processo di mediazione familiare.
Ogni fase è cruciale per il successo della procedura, offrendo un percorso strutturato e collaborativo per la risoluzione efficace delle dispute familiari.
Infine, la formalizzazione dell'accordo in un documento scritto e la successiva presentazione per la revisione legale e l'approvazione da parte delle autorità competenti completano il processo di mediazione familiare.
Ogni fase è cruciale per il successo della procedura, offrendo un percorso strutturato e collaborativo per la risoluzione efficace delle dispute familiari.
- Introduzione: In questa fase, il mediatore spiega il processo di mediazione, definisce le regole di base e stabilisce un clima di fiducia con le parti coinvolte.
- Raccolta di informazioni: Le parti condividono apertamente le proprie preoccupazioni, desideri e punti di vista. Il mediatore cerca di ottenere una comprensione approfondita della situazione.
- Identificazione degli argomenti chiave: Basandosi sulle informazioni raccolte, il mediatore identifica gli argomenti principali che richiederanno attenzione durante il processo di mediazione.
- Negoziazione e sviluppo di opzioni: Le parti esplorano opzioni e negoziano per raggiungere un accordo soddisfacente. Il mediatore facilita questo processo, aiutando a superare ostacoli e mantenendo un ambiente collaborativo.
- Stipula dell'accordo: Quando le parti raggiungono un accordo, questo viene formalizzato in un documento scritto. L'accordo deve poi essere sottoposto a uncontrollo legale e può essere presentato alle autorità competenti per l'omologa giudiziaria.
Ogni situazione è unica, e il mediatore può adattare il processo alle esigenze specifiche delle parti coinvolte.
La mediazione familiare, con il suo approccio centrato sulla collaborazione, si presenta come un'opzione preziosa per affrontare le sfide delle separazioni e dei divorzi, fornendo alle famiglie gli strumenti necessari per una riorganizzazione costruttiva.
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